Orrori Tropicali di Gordiano Lupi
Il Foglio, Collana Fantastico e altri orrori, (2006), 12 euro



Battiti, sospiri, ritmo.
Caldo, caldo, caldo.
Notte, nera, afa.
Battiti, sospiri, ritmo.
Ed altro.
Essenze vitali che entrano in corpi di splendide adolescenti e l’ammaliano, le possiedono, le risucchiano dall’interno, le svuotano d’ogni volere e le rendono bambole di stoffa.
Vuote e senza vita.
Bambole senza volontà che, di nuovo, vivranno.
Respireranno a un ritmo nuovo, e antico.
Come poter abbandore la Terra, i Tropici, con la sua lussureggiante vegetazione, il mare di cristallo turchese, il cielo che costudisce l’opale di fuoco del sole? Come abbandonare quei corpi pieni di vita che fino a pochi secondi prima si muovevano intorno a te con la fluidità delle giovani belve e quella luce brillante dei loro occhi stellari?
Questa Terra è troppo bella per essere annullata, sia pure dalla morte.
È per questo che i personaggi di Orrori Tropicali, ognuno a sua maniera, tessono i loro canti allo splendore della vita, della gioia, del piacere. Anche se (soprattutto se) calpestati, stracciati, negati.
Dall’orrore più vero, più intimo, come quello del Lupi, può nascere un sentimento potente di rivolta: contro la società, contro i miti, contro il Destino, contro gli Imperatori Tiranni d’ogni epoca e d’ogni bandiera.
Se queste mie forze terrene non sapranno affiancare la mia fame d’esistenza, legittima e dignitosa, allora saprò trovare in me – con ogni mezzo – altre forze.
Questo sembrano dire i personaggi più emblematici di questa raccolta.
Forze più misteriose e di sicuro più potenti.
Attenzione realtà, i miei bisogni veri e legittimi saranno soddisfatti.
Sempre.
Con ogni mezzo.

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