Giovanni Buzi: I pesci

1996

estratto da "Acque turchesi"

 

In queste acque vivono a migliaia i pesci.

Dalle forme più strane e dai colori più sfavillanti. Si muovono come riflessi di luce, ondeggiano, scivolano lenti, si nascondono dietro ad una roccia, schizzano, lampi, nel turchese che si tinge di verde, blu, nero.

Appaiono a branchi e scompaiono. Solitari, argento, seguono una corrente invisibile. A decine, a strisce gialle e nere, ondeggiano lenti mimando il movimento delle alghe. A centinaia, minuscoli, si raggruppano in banchi animati da una sola volontà, sfuggire al nemico facendosi credere un pesce enorme. Una sola ondata li scuote in potenti riflessi. Complice la luce, si muovono uniti attraversando scogli, relitti, coralli come uno spettro di balena.

Tra le acque ho scoperto una panchina di pietra, arrivata chissà come sul fondo sabbioso. Se ne stava là placida a contemplare i fasci di luce che l'avvolgevano riflettendo sulla pietra bianca mobili ragnatele d'ombre verdastre, serpi turchese. Pesci a mezzaluna circolano intorno calmi, due, tre neri navigano aerei, uno dalla forma allungata scivola veloce, il corpo trasparente attraversato da un lampo blu elettrico.

Tra perle d'aria cerco d'imparare quella danza dai movimenti elementari, essenziali. Non un colpo di pinne, di coda, non un guizzare, un abbandono alle correnti è superfluo. Ma le mie pinne di plastica fanno alzare una nuvola di sabbia dal fondo e quel mondo per qualche minuto scompare. Vado più avanti, verso un gruppo di scogli che affiorano all'aria. C'è bisogno d'una forza sovrumana per issarsi sulla pietra, abbandonare quel fluttuare nella luce che prende corpo, si solidifica e ti trascina, spinge, sostiene.


All'aria, le rocce scoprono picchi taglienti, rotondità ricoperte da un muschio sfuggente, e le tue membra riprendono la pesantezza della materia, le braccia fanno fatica a muoversi, le gambe non vogliono abbandonare le acque, e si rimane, sasso tra i sassi, a contemplare la superficie turchese che appiattisce ogni dislivello, annulla voragini e scogli sottomarini, camuffa ogni essere vivente per rimandare un gioco illusorio d'ombre colorate.


Perché non sono pesce tra i pesci, acqua tra le acque, luce nella luce...

Illustration de la plaquette "Eaux Turquoise"

 

 

 

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